Igiene e lavaggio delle mani: perché lavarle spesso conviene alla salute

 

Una piccola regola da seguire, che rivela però grande attenzione. L’igiene e il lavaggio delle mani nei luoghi di cura da parte del personale di assistenza è un tema preso molto seriamente da BeeCare, che organizza periodicamente corsi di formazione per il personale sanitario e di cura su questo specifico aspetto.

Perché è così importante? Una corretta igiene mani è la base per evitare la trasmissione e la circolazione di microbi e batteri, prevenendo così le infezioni. Una questione così importante da avere una giornata dedicata, il 5 maggio infatti è la Giornata Mondiale Igiene Mani.

Linee guida Oms sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito delle linee guida per il corretto lavaggio delle mani per chi lavora in ambito sanitario; tuttavia sarebbe buona prassi l’applicazione delle stesse anche nella quotidianità per la prevenzione di influenza e malattie.

E’ stato rilevato dall’Oms che il lavaggio delle mani con gel disinfettante non solo è più efficace rispetto al lavaggio classico, ma permette anche di risparmiare moltissimo tempo. Infatti nell’arco di un turno lavorativo di 8 ore, il lavaggio mani classico e il lavaggio mani antisettico possono occupare un’ora intera; invece, il frizionamento con il gel si rivela molto più rapido” spiega Simone Rossini, infermiere capo equipe di BeeCare

“Inoltre, è stato dimostrato che il 99,5% dei microbi e batteri viene eliminato con l’uso del gel disinfettante, cosa che non avviene con il lavaggio mani con acqua e saponi antisettici“.

In quali momenti eseguire la disinfezione delle mani secondo l’Oms

Come, quando e perché lavare le mani in un luogo di cura?

L’Oms ha stabilito in quali situazioni chi lavora in struttura sanitarie deve lavare le mani: prima di venire in contatto con il paziente, prima di ogni volta che si deve effettuare una manovra asettica, dopo l’esposizione o semplice rischio di esposizione a liquido biologico del paziente, dopo il contatto con il paziente e infine dopo essere venuti a contatto con tutto ciò che sta attorno al paziente.

Come specifica meglio Simone Rossini

“Ogni volta che si fa una procedura bisogna lavarsi le mani. Ad esempio prima di mettere i guanti è importante lavare le mani per non contaminare con microbi e batteri la scatola dei guanti. Anche prima e dopo aver toccato il letto del paziente vanno rispettate queste norme di igiene, così come per manovre più delicate come il cambio di un catetere”.

Come vanno lavate le mani? “Bisogna lavare tutte le dita, anche nello spazio interdigitale, e sotto le unghie, dove solitamente si annidano più germi” spiega l’infermiere Rossini.

La disinfezione delle mani nella vita quotidiana

La semplice regola della disinfezione delle mani giova a tutti ed è facile da mettere in pratica anche nella vita quotidiana, calandola con la giusta misura nei diversi contesti.

“Tutti dovrebbero lavarsi le mani con il gel disinfettante dopo essere stati esposti a germi e batteri. Ad esempio dopo essere stati nei centri commerciali e nei supermercati o nelle cliniche e negli ospedali (dove spesso si trovano i dispenser di gel disinfettante nei corridoi). Sarebbe consigliabile portare con sé il gel disinfettante e utilizzarlo ad esempio quando si viaggia sui mezzi pubblici, in generale quando si frequentano luoghi molto affollati”

conclude Simone Rossini, precisando:

“se le mani sono visibilmente sporche prima vanno lavate con acqua e sapone, per poi procedere a una corretta disinfezione con il gel disinfettante”.