In BeeCare abbiamo recentemente integrato nel nostro Spitex il nuovo servizio di ergoterapia a domicilio. La prima professionista incaricata è Giada, ergoterapista laureata alla SUPSI nel 2014.
Ha precedentemente lavorato in diversi ambiti, tra cui chirurgia della mano, pediatria, geriatria, riabilitazione post-intervento neurochirurgico, cure intense post-trauma e post-ictus.
L’ergoterapia e la fisioterapia sono due professioni distinte, anche se spesso si trovano a lavorare in sinergia. Entrambe mirano a migliorare la qualità di vita del paziente e a favorire il recupero delle funzioni motorie e cognitive. Mentre la fisioterapia si concentra principalmente sul movimento e sulla funzione fisica, l’ergoterapia si occupa di sviluppare l’autonomia attraverso la partecipazione alle attività quotidiane. In questo caso, l’attività in sé diventa sia un obiettivo per il paziente sia uno strumento di riabilitazione per l’ergoterapista.
Un approccio umano e creativo
Ho sempre cercato un lavoro che integrasse l’aspetto umano con un aspetto più creativo. Così ho trovato l’ergoterapia, che unisce incredibilmente entrambi questi aspetti. Il lato umano si manifesta sicuramente nel rapporto con l’utente e con la sua famiglia, mentre l’aspetto creativo emerge dal fatto che ogni terapia viene affrontata con diversi mezzi, metodi e pratiche, a seconda delle specifiche esigenze della persona.
L’ergoterapia aiuta la persona a ritrovare autonomia e benessere attraverso attività quotidiane e tecnico-artistiche, come la pittura, la creta, il mosaico, il giardinaggio ed altre attività legate al tempo libero.
Le sfide nel percorso di riabilitazione
Nel percorso riabilitativo si possono riscontrare diverse sfide, considerando che spesso ci si trova in una situazione nuova, caratterizzata da fragilità fisica ed emotiva.
Pensiamo ad un anziano completamente autonomo nella propria casa, che a seguito di una caduta o di una malattia (come un ictus) deve rientrare a casa dopo un tempo trascorso in ospedale. In una situazione come questa è necessario lavorare sull’introduzione di nuove figure sanitarie come medici, infermieri, assistenti domiciliari, fisioterapisti ed ergoterapisti.
Un’altra sfida si potrebbe presentare negli stessi spazi abitativi, che rischiano di non essere più adeguati al nuovo stato di salute: scale, gradini, vasche da bagno e spazi ridotti possono compromettere la vita quotidiana, soprattutto se si necessita di ausili come una stampella, un deambulatore o una carrozzina.
A ciò si aggiungono le difficoltà di movimento, il dolore fisico, la paura di subire un altro incidente o di non riuscire a tornare all’indipendenza di prima. Nella presa in carico è fondamentale considerare tutti questi aspetti che fanno parte della persona e della sua storia.
I vantaggi di avere un ergoterapista integrato nel team di cura
In BeeCare siamo consapevoli dell’importanza di una gestione coordinata delle cure che mettono il paziente al centro.
Tuttavia, tra professionisti non è sempre facile incontrarsi e scambiarsi informazioni, soprattutto quando si lavora a domicilio. Far parte dello stesso team e disporre dei medesimi strumenti di lavoro facilita lo scambio di informazioni e ottimizza il lavoro di tutti.
Ogni professionista contribuisce con prospettive e competenze diverse, offrendo così un trattamento più completo. Inoltre, un team eterogeneo è più propenso a generare idee innovative e a trovare soluzioni diversificate che arricchiscono la qualità dell’assistenza.